Con il termine microcar o mini auto s'intende un veicolo dalle dimensioni estremamente ridotte, equiparato per legge ai quadricicli leggeri o pesanti.
Si tratta quindi di veicoli ecologici (77,9 g/km di CO2) con consumi e costi ridotti (33 km/L).
Le minicar classificate come quadricicli leggeri vengono equiparate ai ciclomotori, dunque è possibile guidarle previo conseguimento della patente AM (patentino). I modelli che invece vengono classificati come quadricicli pesanti sono assimilate ai motocicli e pertanto sono guidabili previo conseguimento della patente B1 o A1.
Le prime minicar furono costruite fin dagli anni sessanta e settanta: si trattava però di modelli a tre ruote, concepite più come automobili dagli ingombri ridottissimi, antenate delle moderne city car.
Le minicar in senso moderno fanno la loro comparsa negli anni ottanta in Francia, paese che tuttora ospita alcune tra le principali case costruttrici di minicar quali Ligier e Chatenet.
Si dovrà però attendere la metà degli anni novanta prima di una vera diffusione di tali veicoli nel resto d'Europa.
Nei Paesi dell'Unione europea le microcar rientrano in due tipologie di veicoli ben precise a seconda delle loro caratteristiche costruttive:
Doppia struttura con telaio in alluminio per una protezione unica, omologata secondo le ultime normative in vigore nell'Unione Europea.
Uno chassis in profilato di alluminio estruso molto resistente che forma un abitacolo estremamente rigido che funge da cellula di sicurezza.
Una carrozzeria in materiale termoformato verniciata nella massa. Molto resistente e molto flessibile, progettata per assorbire ed ammortizzare l'energia in caso di urto.
Alcuni dei quadricicli leggeri in commercio sono stati sottoposti ad un esame specifico da parte dell’ANCMA per testarne le emissioni nocive con il risultato che quasi sempre i livelli di inquinamento prodotti sono inferiori a quelli di autovetture diesel omologate Euro 3 e, per alcuni aspetti, sono altresì assimilabili a quelle con omologazione addirittura Euro 4.
Anche il livello di emissione di anidride carbonica, dovuto al basso consumo di questi mezzi, è ridotto rispetto a quello delle autovetture.